SC
(da Service Control)
Gestisce e visualizza i servizi di Windows.
SC [\\nome_server] [sottocomando] [servizio] [opzione [...]]
Dove:
\\nome_server
- Specifica il server o il sistema remoto nel formato UNC del quale si vuole gestire i servizi. Di default gestisce i servizi del sistema locale.sottocomando
- Indica l'azione da eseguire.servizio
- Specifica il nome del servizio per il quale si vuole effettuare l'azione. Questo argomento è necessario per alcuni sottocomandi, mentre è facoltativo o da omettere per altri.opzione [...]
- Specifica una o più opzioni per il sottocomando scelto o gli argomenti per il servizio.
Al posto di sottocomando
:
BOOT
- Indica se l'ultimo avvio debba essere salvato come configurazione valida o meno. Le possibili opzioni sonoOK
eBAD
. Questo sottocomando non richiede di specificare un servizio come parametro.CONFIG
- Modifica una voce del servizio specificato. Le opzioni disponibili sono le seguenti:TYPE= tipo
- Specifica il tipo di servizio da associare al servizio da configurare. Al posto ditipo
:OWN
- Servizio che esegue il proprio processo (default).SHARE
- Servizio che esegue un processo condiviso con altri servizi.INTERACT
- Servizio che interagisce tramite input da utente. Questa opzione va usata insieme aTYPE= OWN
oTYPE= SHARED
.KERNEL
- Driver kernel.FILESYS
- Driver del filesystem.REC
- Driver riconosciuto dal filesystem.ADAPT
- Driver adattatore, associato ad esempio a tastiere, mouse e dischi.USEROWN
- Servizio utente (non amministratore) che esegue il proprio processo.USERSHARE
- Servizio utente (non amministratore) che esegue un processo condiviso con altri servizi.
TYPE= OWN
.START= avvio
- Specifica il tipo di avvio da associare al servizio da configurare. Al posto diavvio
:BOOT
- Avvio dal boot loader.SYSTEM
- Avvio durante l'inizializzazione del kernel.AUTO
- Avvio automatico ad ogni riavvio del computer (anche se nessun utente si dovesse connettere).DEMAND
- Avvio a richiesta manuale (default).DISABLED
- Avvio disabilitato. Impedisce l'avvio attraverso il sottocomandoSC START
.DELAYED-AUTO
- Avvio automatico ad ogni riavvio del computer, comeAUTO
, ma ritardato, cioè dopo che gli altri servizi con priorità maggiore sono stati già avviati.
START= DEMAND
.ERROR= {NORMAL | SEVERE | CRITICAL | IGNORE}
- Specifica il grado di criticità dell'errore nel caso in cui il servizio non venga avviato con successo (normale, grave, critico, ignora). La modalità normale avvisa l'utente dell'errore e continua l'avvio, quella grave ripristina la configurazione a uno stato precedente e riavvia il sistema, quella critica è come la grave ma blocca l'avvio se il ripristino della configurazione fallisce, infine la modalità ignora fa continuare l'avvio senza avvisare l'utente. Di default èERROR= NORMAL
.BINPATH= percorso
- Specifica il percorso al file binario del servizio da configurare.GROUP= nomegruppo
- Specifica il gruppo da associare al servizio da configurare (la lista completa si trova nel registro di sistema al percorsoHKLM\System\CurrentControlSet\Control\ServiceGroupOrder
. Il valore di default èGROUP= null
.TAG= {YES | NO}
- Specifica se ottenere il tag ID per i driver all'avvio del bootloader o del sistema (START= BOOT
oSTART= SYSTEM
).DEPEND= servizio1[/servizio2[/...]]
- Specifica le dipendenze per il servizio da configurare, ovvero i servizi da cui esso dipende, separati da una barra/
.OBJ= nome
- Specifica il nome dell'account utente da associare al servizio o il nome dell'oggetto driver Windows. Di default èOBJ= LOCALSYSTEM
.DISPLAYNAME= nome
- Specifica un nome descrittivo e facilmente leggibile per il servizio da configurare.PASSWORD= password
- Specifica la password per l'account utente specificato. Quest'opzione non è necessaria se viene usatoOBJ= LOCALSYSTEM
.
CONTINUE
- Riprende il servizio specificato, se era stato precedentemente messo in pausa. VediSC PAUSE
.CONTROL
- Invia un codice di controllo al servizio specificato. Opzioni disponibili sonoPARAMCHANGE
,NETBINDADD
,NETBINDREMOVE
,NETBINDENABLE
,NETBINDDISABLE
o un codice di controllo definito dall'utente.CREATE
- Crea un servizio, aggiungendolo nel registro di sistema. Le opzioni disponibili sono le stesse del sottocomandoSC CONFIG
. Notare che l'opzioneBINPATH= percorso
è obbligatoria.DELETE
- Elimina un servizio, rimuovendolo dal registro di sistema.DESCRIPTION
- Imposta o modifica la descrizione del servizio specificato. La descrizione va inserita come opzione del sottocomando.ENUMDEPEND
- Visualizza i servizi che dipendono dal servizio specificato. È possibile specificare come opzione anche la dimensione del buffer richiesta per la visualizzazione.FAILURE
- Modifica le azioni eseguite dal servizio specificato nel caso in cui venga a riscontrarsi un errore. Le opzioni disponibili sono le seguenti:RESET= tempo
- Specifica la quantità di tempo, in secondi, nel quale non si verificano errori dopo il quale il conteggio degli errori viene reimpostato a 0. Per impostare un tempo indefinito, usareRESET= INFINITE
. Questa opzione va utilizzata insieme aACTIONS=
.REBOOT= msg
- Specifica il messaggio da visualizzare prima del riavvio in caso di errore.COMMAND= comando
- Specifica un comando DOS da eseguire in caso di errore.ACTIONS= azione/rit[/azione2/rit2[/...]]
- Specifica un azione da eseguire in caso di errore seguita da un ritardo in millisecondi associato a quell'azione. Le azioni disponibili sonoRUN
,RESTART
eREBOOT
. Azioni e ritardi sono separati dalla barra/
. Questa opzione va utilizzata insieme aRESET=
.
FAILUREFLAG
- Imposta o cambia la flag delle azioni da eseguire in caso di errore (vedi il sottocomandoSC FAILURE
). Se è impostata a 0, le azioni vengono attivate solamente se il servizio viene interrotto con uno stato diverso daSERVICE_STOPPED
. Se è impostata a 1, le azioni vengono attivate anche se lo stato di uscita èSERVICE_STOPPED
se l'applicazione associata al servizio restituisce un codice diverso da 0.GETDISPLAYNAME
- Visualizza il nome descrittivo (display name) del servizio specificato. È possibile specificare come opzione anche la dimensione del buffer richiesta per la visualizzazione.GETKEYNAME
- Visualizza il nome chiave (key name) di un servizio a partire dal suo nome descrittivo (display name). È possibile specificare come opzione anche la dimensione del buffer richiesta per la visualizzazione.INTERROGATE
- Interroga il servizio specificato (richiesta di controlloINTERROGATE
).LOCK
- Blocca il database del servizio specificato.MANAGEDACCOUNT
- Indica se l'account nel quale eseguire il servizio utilizza una password gestita. Impostare aTRUE
se si vuole richiedere la password all'avvio del servizio, o aFALSE
se si vuole usare la password configurata (tramiteSC CONFIG
).PAUSE
- Mette in pausa il servizio specificato. UsaSC CONTINUE
per riprendere il servizio.PREFERREDNODE
- Imposta o cambia il nodo NUMA preferito per un servizio specificato, inserendo il numero nodo come opzione. Inserire-1
per eliminare l'impostazione. Questo sottocomando è valido solo in modalità 32-bit (Win32) e per i servizi con processo proprio (configurati ad esempio conSC CONFIG TYPE= OWN
).PRIVS
- Imposta o cambia i privilegi del servizio specificato. I privilegi devono essere specificati come opzioni separate da una barra/
. Esempi di privilegi sonoSEBACKUPPRIVILEGE
eSERESTOREPRIVILEGE
.QC
- Visualizza le informazioni di configurazione del servizio specificato (vediSC CONFIG
). È possibile specificare come opzione anche la dimensione del buffer richiesta per la visualizzazione.QDESCRIPTION
- Visualizza la descrizione del servizio specificato (vediSC DESCRIPTION
). È possibile specificare come opzione anche la dimensione del buffer richiesta per la visualizzazione.QFAILURE
- Visualizza le azioni eseguite dal servizio specificato nel caso in cui venga a riscontrarsi un errore (vediSC FAILURE
). È possibile specificare come opzione anche la dimensione del buffer richiesta per la visualizzazione.QFAILUREFLAG
- Visualizza la flag delle azioni da eseguire in caso di errore (vediSC FAILUREFLAG
). È possibile specificare come opzione anche la dimensione del buffer richiesta per la visualizzazione.QMANAGEDACCOUNT
- Visualizza se l'account nel quale eseguire il servizio utilizza una password gestita (vediSC MANAGEDACCOUNT
). È possibile specificare come opzione anche la dimensione del buffer richiesta per la visualizzazione.QPREFERREDNODE
- Visualizza il nodo NUMA preferito per il servizio specificato (vediSC PREFERREDNODE
). È possibile specificare come opzione anche la dimensione del buffer richiesta per la visualizzazione.QPRIVS
- Visualizza i privilegi del servizio specificato (vediSC PRIVS
). È possibile specificare come opzione anche la dimensione del buffer richiesta per la visualizzazione.QPROTECTION
- Visualizza se il servizio può essere avviato in un processo protetto. Notare che questa impostazione non può essere modificata.QSIDTYPE
- Visualizza il tipo di SID (ID di sicurezza) di un servizio specificato (vediSC SIDTYPE
). È possibile specificare come opzione anche la dimensione del buffer richiesta per la visualizzazione.QTRIGGERINFO
- Visualizza i parametri di trigger del servizio specificato (vediSC TRIGGERINFO
). È possibile specificare come opzione anche la dimensione del buffer richiesta per la visualizzazione.QUERY
- Visualizza lo stato di un servizio o driver (se specificato), o mostra l'elenco degli stati di tutti i servizi attivi (se non vengono specificate opzioni). Se non viene specificato il servizio o driver, si possono applicare le seguenti opzioni:TYPE= {DRIVER | SERVICE | USERSERVICE | ALL}
- Specifica il tipo di servizi da elencare. Di default èTYPE= SERVICE
.STATE= {INACTIVE | ACTIVE | ALL}
- Specifica lo stato di servizi da elencare (inattivi, attivi o tutti). Di default èSTATE= ACTIVE
(attivi).BUFSIZE= dim
- Specifica la dimensione in byte del buffer di enumerazione. Di default èBUFSIZE= 1024
oBUFSIZE= 4096
, in base alla versione di Windows.RI= indice
- Specifica l'indice dal quale iniziare o riprendere l'elenco dei servizi. Da notare che l'indice parte da 0. Di default questo parametro è impostato aRI= 0
.GROUP= nomegruppo
- Specifica il gruppo dei servizi che si vuole elencare. Di default elenca tutti i gruppi.
QUERYEX
- Visualizza in maniera estesa lo stato di un servizio o driver (se specificato), o mostra l'elenco degli stati di tutti i servizi o driver (se non vengono specificate opzioni). Le opzioni disponibili sono le stesse del sottocomandoSC QUERY
.QUERYLOCK
- Visualizza se il database del servizio specificato è bloccato o meno (vediSC LOCK
).QUSERSERVICE
- Visualizza un'istanza di servizio utente nella stessa sessione creata dal modello servizio utente specificato.SDSET
- Imposta il descrittore di sicurezza. Inserire come opzione il descrittore di sicurezza (SD) in formato SDDL.SDSHOW
- Visualizza il descrittore di sicurezza in formato SDDL. Inserire come opzioni i diritti di visualizzazione.SHOWSID
- Visualizza la stringa associata al SID del servizio specificato. Da notare che il SID dipende solo dal nome del servizio. È infatti possibile ottenere il SID per un servizio inesistente.SIDTYPE
- Imposta o cambia il tipo di SID (ID di sicurezza) di un servizio. Le opzioni valide sono:NONE
- Il SID del servizio non verrà aggiunto al token del processo del servizio.UNRESTRICTED
- Il SID del servizio viene aggiunto al token del processo al successivo avvio del servizio. Impostazione valida per i servizi in modalità 32-bit (Win32).RESTRICED
- Come perUNRESTRICTED
, ma il SID viene anche aggiunto all'elenco di SID con restrizioni. In caso di processo condiviso, tutti i servizi associati allo stesso processo devono avere lo stesso SID.
START
- Avvia il servizio specificato, indicandone eventuali argomenti come opzioni.STOP
- Interrompe il servizio specificato. È possibile specificare il motivo dell'interruzione nel formato numericoflag:motivo_principale:motivo_secondario
oltre ad un commento di massimo 127 caratteri.
Al posto diflag
:1
- Non pianificato.2
- Personalizzato.4
- Pianificato.
motivo_principale
:1
- Altro.2
- Hardware.3
- Sistema operativo.4
- Software.5
- Applicazione.64
-255
- Personalizzato.
motivo_secondario
:1
- Altro.2
- Manutenzione.3
- Installazione.4
- Aggiornamento.5
- Riconfigurazione.6
- Blocco.7
- Instabilità.8
- Disco.9
- Scheda di rete.10
- Ambiente.11
- Driver hardware.13
- Service pack.14
- Aggiornamento software.15
- Aggiornamento hardware.16
- Sicurezza.17
- Connettività di rete.18
- WMI (strumentazione gestione di Windows, vedi WMICWMIC).19
- Disinstallazione service pack.20
- Disinstallazione aggiornamento software.22
- Disinstallazione aggiornamento sicurezza.23
- MMC (Microsoft Management Console).256
-65535
- Personalizzato.
TRIGGERINFO
- Modifica i parametri di trigger del servizio specificato (digitaSC TRIGGERINFO
per maggiori informazioni).
Per tutte le opzioni che presentano il segno dell'uguale, è necessario inserire uno spazio tra tale segno e il valore che si vuole specificare.
Esempi:
1. Crea il servizio selfservice
con nome descrittivo Self service
che esegue il programma C:\service\self.exe
in maniera automatica all'avvio del computer:
sc create selfservice binpath= "C:\service\self.exe" displayname= "Self service" start= auto
2. Avvia il servizio selfservice
:
sc start selfservice
3. Interrompe il servizio selfservice
indicando come flag non pianificata, motivo principale personalizzato (64) e motivo secondario personalizzato (256), inserendo il commento Il vino è finito
:
sc stop selfservice 1:64:256 Il vino è finito
4. Elimina il servizio selfservice
:
sc delete selfservice
5. Visualizza in maniera estesa tutti i servizi attivi che non fanno parte di un gruppo:
sc queryex group= ""
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